Tele e Ragnatele

La musica d'autore è il marchio di fabbrica della Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno di Novoli (Le) che torna anche nel 2009 con la sua programmazione musicale e culturale.

La musica d'autore è il marchio di fabbrica della Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno di Novoli (Le) che torna anche nel 2009 con la sua programmazione musicale e culturale.
Venerdì 6 marzo la rassegna prosegue con il cantautore Giuliano Dottori. Ha esordito come cantautore nel 2007 con il sorprendente album Lucida, uscito per l'etichetta indipendente Ilrenonsidiverte e distribuito da Audioglobe; un lavoro che ha avuto un ottimo riscontro di critica e pubblico e lo ha portato a suonare in tutta Italia. A settembre 2008 è uscita per Echophonic, negli stores digitali, una versione estesa del disco che contiene quattro out-takes inedite. Il secondo, attesissimo disco è in lavorazione, e vede la partecipazione di Giovanni Ferrario, Marco Ferrara, Mauro Sansone, Antonio "Cooper" Cupertino e Gianluca Mancini. Come chitarrista ha collaborato con Atleticodefina, Alessandro Raina, Huma!, Barbara Cavaleri ed ha inoltre coprodotto l'ep e il disco d'esordio di Daniele Tenca. Attualmente suona con gli Amor Fou. Tra le tante partecipazioni a importanti manifestazioni musicali ci sono quelle al Miami, al Milano Film Festival, Six Days Sonic Madness, Senza Far Rumore. Venerdì 13 marzo il batterista Enzo Lanzo propone un tributo a Chet Baker, grande trombettista e cantante e alla sua rivoluzione cool: quel jazz che chiamarono “da camera", privo del sostegno del pianoforte. Una figura silenziosa quella di Chet Baker, spesso soverchiata dal più carismatico e coevo Miles Davis. Enzo Lanzo, eclettico batterista pugliese, gli rende omaggio con questo concerto. Lanzo è un musicista capace di spaziare tra vari generi e stili musicali per poi fare ritorno sempre e comunque al jazz; la sua evoluzione artistica è legata al drumming della tradizione ma, attraverso lo studio di batteristi come Roy Haynes, Tony Oxley, ha maturato un suono sicuramente unico e originale cercando, come compositore e improvvisatore, di assimilare al suo linguaggio e alla sua poetica elementi della tradizione (P.J.Jones, A. Blakey) senza sottovalutare esperienze extra-jazzistiche in contesti culturali differenti. Venerdì 20 marzo sul palco della Saletta si esibirà Marco Fabi. La sua è un'originale miscela acustica in cui il suo songwriting delicato e intimista convive con estrema naturalezza e originalità al fianco di sofisticate atmosfere pop rock. Il suo primo album “La Scelta", una produzione indipendente (Wing), contiene dieci brani in italiano e un episodio in inglese, “Another Man's World", accolti con grande attenzione dalla stampa; un disco tanto apprezzato da meritarsi nel 2006 i riconoscimenti ufficiali prestigiosi tra cui il Premio della Critica Musica e Dischi Opera Prima, Premio Ciampi per Miglior debutto discografico dell'anno, la Targa Tenco "Opera Prima" 3° classificato. Ha collaborato inoltre con uno dei più brillanti producer inglesi, Jon Jacobs, già al fianco di leggendarie rockstar come Paul Mc Cartney, Elvis Costello etc, con il quale sperimenta un singolo d'assaggio tutto in inglese dal titolo “Far from you /The glassy hill". Venerdì 27 marzo Tele e Ragnatele ospita Bungaro. Il progetto Bungaro (nome d'arte del brindisino Antonio Calò) muove i primi passi attorno a gli anni ottanta. Nel 1988 e nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo con “Sarò forte" e “E noi qui", in questo caso assieme a Marco Conidi e Rosario Di Bella. Con la RCA incide quattro album: "Sulla Punta della Lingua", "Cantare fa più bene", "Ci perdiamo in tanti", "Tutto d' un fiato". Quattro dischi prospetticamente diversi tra loro dove ricerca e sperimentazione sono le caratteristiche principali. La cover di "Once in a life time" dei Talking Heads viene così ribattezzata "Apri le braccia", l'unica versione italiana del brano. Dieci anni di silenzio discografico, ma di intensa attività autoriale per grandi interpreti e cantautori. Nel 2004 esce finalmente “L'attesa", disco/evento, dove sono presenti i chiari segni della grande tradizione della canzone d'autore. Le collaborazioni internazionali e di qualità come Youssou N'dour, Daniela Mercury e il grande regista francese Patrice Leconte ne sono la prova. Con la canzone “Guardastelle" partecipa al Festival di Sanremo. Nel corso della sua carriera ha scritto e collaborato con Pino Romanelli, Vincenzo Cerami, Stefano di Battista, Antonella Ruggero, Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Niky Nicolai, Syria, Eramo Passavanti, Aisha Cerami, Neri Marcorè, Rocco Papaleo, Patrizia Laquidara, Grazia di Michele, Anno Domini Gospel Choir, Tosca, Manuela Zanier, Tinkara (Slovenia), Youssou N'dour (Senegal), Kay McCarthy (Irlanda), Daniela Mercury (Brasile). Venerdì 3 aprile la Saletta accoglie Diego Morga, che appartiene a quel genere di musicisti che sfuggono alle facili classificazioni, è un artista dalle attitudini molteplici: ama il jazz, scrive per la danza e il teatro, coltiva l'arte dell'improvvisazione ma ammira alcuni compositori post-minimalisti (da Nyman a Wim Mertens). “Da Qui Passano i Venti" è il suo secondo lavoro discografico che contiene dodici tracce, temi “immaginifici" le cui le musiche sono state concepite e composte dall'autore in un arco di tempo di circa quattro anni. Il pianoforte è il centro di tutto, ma non mancano qui e là i contributi di altre voci strumentali: il contrabbasso di Ferruccio Spinetti, il violino di Emanuela Lioy, insieme a loro ospiti di questo nuovo album anche Sergio Rubini, Roberto Ottaviano, Pippo D'Ambrosio. Venerdì 17 aprile la rassegna propone il concerto di Samuel Katarro, progetto solista di Alberto Mariotti avviato nel Maggio 2006, già chitarrista e cantante di alcuni gruppi dell'area pistoiese (Radio 85, Smirne, Korova) con i quali ha raggiunto ottimi risultati anche a livello nazionale con un repertorio inedito a metà tra new wave e noise-rock. Predilige la dimensione acustica scarna ed essenziale e la povertà di mezzi tecnici tipica dei primissimi bluesmen e folksingers americani immersa però in un'atmosfera certamente più nevrotica e schizofrenica propria del rock ed in particolare di certa new wave americana degli anni '70 (Pere ubu, Devo, Talking Heads). Le sue liriche affrontano tematiche legate agli scritti biblici, all'assurdo,al caos,al masochismo,ai cessi chimici ecc. ecc., ma sempre ricondotte al tema centrale della solitudine e dell'abbandono. Inizialmente ha partecipato ad alcuni concorsi in ambito locali ottenendo ottimi quanto inattesi riconoscimenti. Nel Novembre 2008 è stato pubblicato da Angle Records il suo album d'esordio “Beach Party" co-prodotto e mixato da Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Il disco, che ha già ricevuto ottime recensioni su diverse riviste specializzate (XL, Il Mucchio, Blow Up, Rumore, Rocksound….), è distribuito nei negozi da Audioglobe. Venerdì 24 aprile spazio a Franco Morone, considerato il poeta italiano della chitarra acustica. Le sue melodie, grazie anche alle sue originali doti interpretative, emozionano sin dal primo ascolto. In tutti i suoi album, sia delle composizioni originali che delle trascrizioni, i temi antichi e popolari rivivono una seconda giovinezza. E questo è ciò che maggiormente sorprende di questo musicista. Per le sue ricerche e pubblicazioni in campo didattico, Franco Morone è un punto di riferimento per molti musicisti e appassionati che frequentano i suoi seminari in Italia e all'estero. Come chitarrista si esibisce regolarmente in concerti in  Europa, USA e Giappone, ed è protagonista di prestigiose rassegne e festival internazionali. La prima parte della rassegna Tele e Ragnatele si chiude venerdì 8 maggio con l'attesa esibizione dei Mariposa. Attivi dal 1999, i Mariposa sono un settetto di elementi provenienti dal Veneto, dall'Emilia, dalla Toscana e dalla Sicilia: Bologna è il loro punto d'incontro, sede del quartier generale della loro etichetta Trovarobato. I Mariposa sono ritenuti un'anomalia all'interno della scena musicale italiana. Il loro sound è un ibrido tra forma-canzone, psichedelia, free-form e teatro surreale, un mix che definiscono “musica componibile". Autarchici, surreali, provocatori, fieramente indipendenti, hanno all'attivo otto album e vantano collaborazioni con Morgan, Marco Parente, Alessio Lega, Afterhour e molti altri. Enrico Gabrielli, fiatista del gruppo, è membro stabile degli Afterhours, con i quali è stato più volte in tournèe nel Regno Unito e negli Stati Uniti. I Mariposa si sono esibiti sui palchi di tutta Italia, in locali, festival, teatri, dai centri sociali fino al teatro Ariston di San Remo.