Odissea

“Per affrontare l'Odissea abbiamo seguito l'esempio di Penelope: intrecciato fili diversi per creare la nostra trama.Un nodo di fili è stato preso dal mito di Omero: il viaggio, lo smarrimento, la gue

“Per affrontare l'Odissea abbiamo seguito l'esempio di Penelope: intrecciato fili diversi per creare la nostra trama.Un nodo di fili è stato preso dal mito di Omero: il viaggio, lo smarrimento, la guerra, l'assenza, la passione amorosa, la fedeltà, la lotta, il naufragio (simbolico e reale), la famiglia, la ricerca del padre, il sogno, l'attesa, l'amore adolescente, la perdita dei figli, il profitto di guerra, la ricerca della identità, l' invasione, la brutalità, l'assedio alla donna, l'abuso, la vendetta, la guerra civile. […]L'altro nodo di fili è stato affrontare questi paradigmi partendo da noi stessi, dal nostro presente. Cosa significhi per noi oggi, migrare, tornare, aspettare, viaggiare, affrontare i mostri, vendicarsi, abusare, cercare. […] L'ultimo nodo di fili è stata la Bolivia di oggi, un paese che cambia in modo drammatico, dove ogni mese si rischia il confronto violento e ad ultimo momento si trovano le forme di evitarlo. Un paese attraversato da tensioni fortissime, speranze rinate e cambiamenti radicali. La profezia di Tiresia non è quella di Omero, è una descrizione della Bolivia come oggi la vedrebbe uno che ci ritorna dopo vent'anni. […] L' Odissea di Omero finisce con una guerra civile che Zeus ed Atena interrompono. Nella nostra Odissea non esiste nessun Deus ex Machina. La guerra incombe e ognuno dovrebbe fare i conti con ciò che essa significa […]".
ore 20:45
Lecce, Cantieri Teatrali Koreja