Il titolo di questo spettacolo evoca da subito un dispositivo “che guarda"; cercare l'equilibrio tra le apparenze e scoprire altri rapporti di armonia tra i corpi, i piani, la profondità di campo, la luce e i cambiamenti di colore. Qui tutto è disposto
affinché lo sguardo lavori in un movimento permanente, di “va' e vieni", entro elementi appena differenti ma costantemente in movimento. Nel “quasi identico" s'inscrive a mano a mano un'archeologia visuale e la precisione di un metronomo dà ritmo a un istante di poesia di cui il corpo resta il protagonista.
ore 20:45
Cantieri Teatrali Koreja
Bascule
Il titolo di questo spettacolo evoca da subito un dispositivo “che guarda"; cercare l'equilibrio tra le apparenze e scoprire altri rapporti di armonia tra i corpi, i piani, la profondità di campo, la