ANTONIO CORNACCHIONE AL PARCO GONDAR

Difficile dire quale spettacolo possa nascere dal sodalizio artistico di questi due personaggi di per se imprevedibili. Probabile che sia stata proprio la versatilità e il talento ad aver portato i du

Difficile dire quale spettacolo possa nascere dal sodalizio artistico di questi due personaggi di per se imprevedibili. Probabile che sia stata proprio la versatilità e il talento ad aver portato i due artisti al desiderio di sperimentare questo percorso. La satira (e il paradosso dell'attualità politica) raccontata da Antonio Cornacchione si incrocia con i monologhi e le canzoni di Carlo Fava che, in un montaggio alternato tra pubblico e privato, parlano con ironia, curiosità, passione per la politica, amore, precarietà e futuro; insomma dei nostri tempi. Cornacchione spazia nel suo ampio repertorio di gag e battute senza tralasciare la satira politica. Il suo piatto forte? Il rapporto con Berlusconi, ovviamente. Il ''povero Silvio'', ricorre spesso nello spettacolo con risate assicurate. Il pubblico è invitato a scoprire quanto di politico c'è nel mondo artistico di Carlo Fava e quanto di intimo c'è nel mondo satirico di Antonio Cornacchione